
Buongiorno a tutti!
Questa settimana, sono state pubblicate molte notizie scientifiche davvero interessanti.
Ricordate il mio insegnamento sul monaco Zen che dice al giovane discepolo di sedersi? Quando lo studente arriva, desideroso di imparare a meditare, il maestro gli dice semplicemente “Siediti”. Dopo un po’, lo studente chiede “Qual è l’esercizio?” Stessa domanda dopo venti minuti, poi dopo trenta minuti. Il maestro risponde ancora “Siediti”. Dopo un’ora, la risposta non cambia.
Uno studio scientifico, pubblicato questa settimana, conferma che se vi sedete in silenzio, senza parlare, per soli dieci minuti, il numero dei vostri neuroni aumenta. È così semplice. Basta sedersi in silenzio.
Oggi, stiamo entrando nell’era della singolarità. Non accade all’improvviso, è un processo graduale, ma il numero di rivoluzioni scientifiche cresce di giorno in giorno. In Cina, i robot sono ormai ovunque e stanno migliorando ogni cosa. È un’esplosione di progresso. Un medico cinese ha recentemente operato dalla Spagna un paziente che si trovava in Cina. Lo ha fatto da remoto, tramite computer. Niente viaggi, nessuna presenza fisica. Avete bisogno di un intervento? È sufficiente sdraiarsi e un medico vi opererà a migliaia di chilometri di distanza. Sta succedendo adesso. Se qualcuno lo avesse detto quarant’anni fa, lo avrebbero preso per pazzo. Proprio come se qualcuno dicesse “Ho incontrato degli esseri provenienti da un altro pianeta e mi hanno dato un messaggio che spiega come hanno creato la vita”. La gente penserebbe che sia pazzo.
Eppure, la singolarità porta sviluppi ancora più “folli”, ogni singolo giorno. Dovete prestare attenzione alle notizie scientifiche. Viviamo in un’epoca fantastica, un’epoca fantastica e meravigliosa. Chi sono le persone più felici in questa era di trasformazione? I raeliani. Da quasi cinquant’anni, vi preparo a ciò che sta accadendo ora. Una volta, la gente rideva di voi; oggi non ride più. È affascinante vedere come i raeliani siano perfettamente in armonia con questa nuova era della singolarità, in ogni campo: fisica quantistica, informatica quantistica e molto altro. Mentre alle persone normali certe cose sembrano inimmaginabili, noi diciamo “E allora? Lo diciamo da cinquant’anni”.
Gli scienziati hanno recentemente osservato, nel cuore delle particelle atomiche – andando sempre più in profondità, nella particella della particella della particella – l’immagine del simbolo dell’infinito, lo yin-yang, proprio come quello raffigurato sulla bandiera nazionale della Corea del Sud. Potete trovare la notizia online, l’hanno fotografato. All’interno degli atomi, hanno visto lo stesso identico simbolo. Come facevano a conoscerlo migliaia di anni fa, in Cina o in Corea? Non avevano microscopi né tecnologia elettronica, eppure disegnavano questo simbolo. Era una credenza. Invece oggi lo vediamo al microscopio. Non è più una credenza, è un fatto. Per i raeliani non è una sorpresa, ma per gli altri è scioccante.
Il messaggio degli Elohim ci ha preparato a questo momento da cinquant’anni. All’epoca, nessuno immaginava neppure il concetto di singolarità. Oggi, tutti ne parlano. Tutti conoscono il DNA, ma voi raeliani siete stati i primi a parlare di DNA, di clonazione, di vita eterna. Capite bene quanto siete privilegiati ad aver ricevuto il messaggio degli Elohim. Non si tratta di un dio che vi impartisce degli ordini. Sono degli esseri molto evoluti, uomini e donne come noi, che ci preparano alla scienza, alla vera scienza. Perché c’è la vera scienza e la falsa scienza. Gli scienziati un tempo sostenevano che la Terra fosse piatta, ma quella non era vera scienza.
Anche oggi, a proposito dei vaccini e delle nuove tecnologie, la gente dice “Dobbiamo seguire la scienza”. Ma la scienza non è qualcosa che va seguita. La scienza non è mai una risposta, è sempre una domanda. I veri scienziati non dicono mai con certezza “Ecco un vaccino che salverà l’umanità”. No! Un vero scienziato chiede “Perché?” Ogni scoperta, ogni domanda, ne genera altre: universo, atomi, particelle. Mentre i falsi scienziati danno risposte, dicendo “Ecco come funzionano gli atomi”, quelli veri si chiedono “Perché?” Questa è la scienza. La parola “perché” è il cuore stesso della scienza.
“Quando si osserva qualcosa, si osserva la prova”. No, quello che si osserva è la domanda. È in questo modo che ragionano gli scienziati di alto livello quando esplorano l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, perché sono la stessa cosa. Noi sappiamo che sono la stessa cosa, nessun altro lo sa. Gli scienziati ai massimi livelli, quelli che usano computer quantistici, più progrediscono nella conoscenza e più dicono “Non sappiamo”. I veri scienziati non sanno; i falsi scienziati sanno tutto, ma in realtà non sanno nulla. E più studiano, più hanno strumenti per esplorare l’infinitamente piccolo o l’infinitamente grande, più capiscono che non c’è nulla da capire.
Per anni, vi ho sempre ripetuto “Sentite l’infinito, non cercate di comprenderlo”. È impossibile. È infinito. Più ci addentriamo nell’infinitamente piccolo o nell’infinitamente grande, più ci accorgiamo che non possiamo comprenderlo completamente. Siamo vicini al momento in cui la singolarità eliminerà il bisogno di “capire”. Quello che faremo è sentire, usare e approfittare di questa conoscenza, la vera conoscenza.
Un’altra recente scoperta suggerisce che la coscienza è ovunque, anche negli animali e nelle piante. Alcuni veri scienziati si sono persino posti un’importante domanda, ed è per questo che sono scienziati. “La Terra è cosciente?” Mentre procedono con le loro esplorazioni e misurazioni, dicono “Sembra che la Terra sia cosciente”. Cinquant’anni fa, una domanda del genere avrebbe aperto loro le porte del manicomio. Oggi, in base alle attuali ricerche e misurazioni, osano porsi la domanda “Può un pianeta essere cosciente?” Ma certo che lo è.
L’universo stesso è cosciente. Non è sovra-cosciente, ma cosciente. Persino i batteri dimostrano di avere una forma di coscienza. Un esempio: il mio gatto ama catturare i topolini nel parco. Generalmente, i gatti fanno i loro bisogni nella lettiera. Gli scienziati hanno scoperto, nelle feci dei gatti, un parassita che vive nel loro intestino. Ecco perché non dovete mai farvi leccare la bocca da gatti, cani o altri animali. Per riprodursi, questi batteri e parassiti devono raggiungere gli altri gatti, ma come fanno? Finiscono nell’intestino dei topi quando questi mangiano le feci o leccano l’urina del gatto. Poi, migrano nel cervello dei topi e prendono il controllo del loro corpo. Normalmente, un topo scappa alla vista di un gatto. Invece, i topi infetti si dirigono verso di lui, lo attaccano e vengono mangiati, permettendo al parassita di raggiungere il suo obiettivo, ovvero l’intestino di un altro gatto. Se questa non è coscienza, cos’è?
La coscienza è ovunque, in tutto ciò che è vivo. Anche le farfalle ne sono un esempio. Hanno due coscienze, quella del bruco quella della farfalla. Ecco una bella domanda per la scienza: “Il bruco sa che diventerà farfalla?” Interessante. Il DNA del bruco è totalmente diverso da quello della farfalla. Il DNA del bruco si modifica per diventare quello della farfalla. La coscienza è ovunque. “La farfalla ricorda di essere stata un bruco?” Sono domande affascinanti, senza risposta. Tutti questi scienziati, che pretendono di sapere tutto sull’universo, sugli atomi, non sanno nulla. Dicono “Non sappiamo perché, ma sta accadendo”.
Viviamo in un momento straordinario della storia umana, un momento di singolarità in cui possiamo capire tutto e, così facendo, capire che non possiamo capire. Per molti scienziati è difficile da accettare, perché viene loro insegnato che tutto può essere spiegato. Ma la più grande conquista scientifica per uno scienziato è quando finalmente ammette “Non possiamo capire”. È proprio lì che scienza e spiritualità si incontrano. Non c’è spiritualità senza umiltà. Non puoi essere un grande filosofo, un grande maestro spirituale come Lao-Tzu, senza umiltà. Per la scienza è la stessa cosa. La vera scienza inizia con l’umiltà di dire “Non solo non sappiamo, ma non capiremo mai”. Si tratta di un’idea radicale per uno scienziato, perché la sua prerogativa è proprio quella di credere che, lavorando sodo, riuscirà a comprendere tutto. È qui che spiritualità e scienza convergono.
Numerosi leader religiosi parlano del mistero di Dio, affermano “Non possiamo sapere tutto di Dio, non possiamo sapere tutto degli Elohim”. Secondo il loro punto di vista, è sufficiente ricevere il loro messaggio d’amore, seguire i loro insegnamenti e smettere di voler capire tutto. Dobbiamo accettarlo e basta. Questo stesso principio si ritrova nella scienza e nella religione, ed entrambe possono illudere le persone di poter comprendere. Nessuno può farlo. Nessuno può capire Dio. Nessuno può capire gli Elohim. Pensate solamente al loro livello scientifico. Possiamo lentamente aprire la nostra mente e dire “Gli Elohim hanno creato la vita sulla Terra usando il DNA”, ma siamo a livello dell’asilo. Loro dicono “Possiamo spostare degli sistemi solari”. Non è esattamente la stessa cosa. Nessuno può capire.
Dunque, l’infinito è nella religione e nella scienza. Il nostro simbolo spiega tutto. E che ironia: all’inizio, la gente era scandalizzata dalla svastica presente al suo interno, dicendo “Come potete usare un simbolo nazista?” Oggi, sono scandalizzati dalla stella di Davide, e dicono “Come potete usare il simbolo del popolo ebraico, che uccide i palestinesi?” Lo stesso simbolo, eppure include tutto, soprattutto l’infinito. Noi siamo molto, molto fortunati a sapere tutto, incluso il fatto che non possiamo sapere tutto.
Approfittate di questo privilegio.
Grazie, Elohim!


